sabato 8 marzo 2008

VOTO?E PER CHI?!

LETTERA APERTA

Preg.mi Candidati Premier,

mancano 40 giorni alle elezioni che determineranno quale sarà il “nuovo” Governo che guiderà il Paese ed ancora – ne sono certo – la stragrande maggioranza dei poliziotti, dei carabinieri, dei finanzieri, dei forestali, penitenziari ed Appartenenti alle Forze Armate, non hanno sentito da Voi una sola parola chiara che possa farli decidere a votare e per chi.

Tra i Vostri buoni propositi abbiamo sentito parlare anche di “sicurezza” ma in maniera molto labile, e comunque mai di diritti dei poliziotti e di coloro che sono chiamati a garantire quella sicurezza, e che negli ultimi anni, con gli ultimi governi, si sono trovati sempre da soli a dover adempiere ai propri compiti a tutela di tutti i cittadini, della loro proprietà, del loro futuro.

Le tante parole su “meno tasse e meno spese” – come tutti promettete di attuare –, nello specifico del Comparto Sicurezza ci fanno solamente ipotizzare che ancora una volta noi poliziotti, e con noi tutti i nostri colleghi delle altre Forze di Polizia, ci vedremo sfruttati, bistrattati, ignorati ed umiliati, come sino ad oggi è accaduto sempre!

Il governo uscente ha lasciato incompiuto il c.d. “Patto per la sicurezza” che, stando agli intendimenti, avrebbe dovuto rappresentare […] una delle più importanti priorità strategiche che devono essere perseguite al fine di assicurare al Paese e ai cittadini condizioni di pace e di sereno e tranquillo svolgimento delle attività quotidiane personali, lavorative, collettive.

Il governo precedente, invece, durante gli ultimi giorni di legislatura, promise di stanziare circa 400 milioni di euro per il rinnovo del contratto delle Forze di Polizia oltre agli stanziamenti necessari per il c.d. “Riordino delle carriere” che doveva significare un grande passo in avanti per tutto il Comparto Sicurezza e per il riconoscimento dei diritti dei poliziotti e degli altri attori del sistema sicurezza del Paese, ma che alla fine non si realizzò, anche perché era un progetto maldestro che sarebbe stato meramente illusorio e per nulla costruttivo di una migliore Polizia.

Beh, immagino ricordiate le battaglie sindacali che hanno caratterizzato l’ultimo rinnovo del contratto delle Forze di Polizia e le strumentalizzazioni che taluno intese portare avanti quando, grazie all’impegno ed al senso di responsabilità di tutti, si riuscì comunque a concludere una trattativa che, se non ha soddisfatto i poliziotti dal punto di vista economico, garantì l’impegno del Governo di futuri stanziamenti da destinare a quello che il Governo medesimo chiamò, appunto, “Patto per la sicurezza”, nell’ambito del quale – oggi come ieri – fu promesso il “Riordino delle carriere”, interventi normativi ed ordinamentali, distinzione tra Forze di Polizia civili e militari…..

[…] In tale quadro di rinnovamento, culturale ed operativo, apposito, prioritario spazio dovrà essere dedicato alla specificità degli operatori del comparto sicurezza - difesa, attraverso una chiara definizione ordinamentale del relativo principio. Saranno a tali fini considerate anche le specifiche esigenze delle Forze di polizia per valorizzare adeguatamente le funzioni di ordine e sicurezza pubblica e di polizia economico-finanziario.

Con riferimento alle forze di polizia ad ordinamento civile, verrà avviato un approfondimento delle norme regolamentari di disciplina per verificarne l'adeguatezza rispetto alle attuali esigenze dei lavoratori. II Governo si impegna ad esaminare la questione complessiva scaturente dalle particolarità che differenziano il settore della sicurezza in senso stretto da quello della difesa militare.

Il concetto di specificità rende anche necessaria e urgente una riflessione complessiva sulla riforma ordinamentale delle carriere di tutti i ruoli, valutando anche gli aspetti relativi al personale direttivo e dirigente, allo scopo di poter definire un percorso graduale ed organico, da concludere entro la vigente legislatura, partendo dalle risorse già disponibili per tale finalità che verranno mantenute in bilancio fino alla definizione degli interventi normativi. […]

Questo era uno dei passi più significativi, ragionevolmente condivisibile da qualunque angolazione politica la si guardi, di quel “Patto per la sicurezza”…॥ ed è appunto partendo da quest’ultima parte di quel “Patto per la sicurezza”, che ho ritenuto opportuno rivolgermi a Voi con una lettera aperta, per chiedere quali sono i Vostri impegni e quali i “patti” che ritenete di onorare al di là delle sole promesse (delle quali davvero non abbiamo più bisogno), considerato che la chiarezza degli intenti serve, oggi, a dare sicurezza ai cittadini ma anche a tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, sia a ordinamento civile, sia a ordinamento militare, che quotidianamente profondono il proprio impegno affinché siano salvaguardate le istituzioni democratiche।

Mi rendo perfettamente conto, Preg.mi Candidati Premier, che i Vostri impegni sono tanti e tali che, probabilmente, non avrete tempo di rispondere a questa “Lettera aperta” ma se Voi riusciste a trovare anche solo un minuto per rispondere alle domande che, mio tramite, sono formulate da tutti gli iscritti al Sindacato che rappresento e da molti altri poliziotti, ve ne sarei grato, così come, ritengo, Ve ne sarebbero grati tutti i poliziotti.

Apprezzeremmo quindi poter sapere per tempo quali sono i Vostri piani a riguardo della “Sicurezza”, dell’ordine pubblico, e dei poliziotti.

Apprezzeremmo poter sapere se i Vostri piani prevedono che i poliziotti dovranno ancora essere sottopagati rispetto agli omologhi degli altri Paesi europei, se lo stipendio base di un poliziotto all’inizio della propria carriera deve continuare ad essere di gran lunga inferiore allo stipendio base di un agente della Polizia Municipale, se un’ora di lavoro straordinario dei poliziotti sarà ancora pagata poco più di 5 euro (un’autentica porcheria, addirittura meno di un’ora di lavoro ordinario), se come sta avvenendo da anni lo Stato continuerà vergognosamente a corrispondere ai poliziotti solamente la metà del lavoro straordinario effettuato (a tal riguardo avremmo centinaia di lettere del Ministero da mostrarvi che ribadiscono una carenza di fondi nel capitolo di spesa del lavoro straordinario dei poliziotti che lo “costringerebbe” a pagare solamente il 50% di quanto i poliziotti sono stati obbligati a fare… con ciò riducendo a meno di 3 euro un’ora di lavoro straordinario dei poliziotti)…….

Gradiremmo anche sapere se tra i disegni di legge che entrambi promettete di portare al primo Consiglio dei Ministri, ve ne sia uno che ridia dignità ai poliziotti, che risolva le suesposte assurdità, che tenga conto di quelle persone, noi poliziotti ed Appartenenti alle Forze di Polizia e Forze Armate, che spesso nell’adempiere ai propri doveri ci lasciamo la vita.

Gradiremmo sapere poi, se tra le vostre intenzioni vi è quella di creare degli appositi organismi, di cui far partecipi anche i poliziotti e le loro rappresentanze, di cui avvalersi per la risoluzione delle problematiche dell’apparato sicurezza e per portare avanti le prospettive del Governo a favore dei diritti dei poliziotti, dei carabinieri, dei finanzieri, etc…. Di quei diritti che per noi, negli ultimi anni e grazie agli ultimi governi, sono rimasti sempre e solamente carta straccia.

Mancano 40 giorni alle elezioni… ma i poliziotti di chi debbono fidarsi visto che sino ad oggi sono stati sempre umiliati ed ignorati? Vale la pena per noi andare a votare? E per chi??

Con profonda stima e con i migliori auguri per i Vostri futuri impegni elettorali.

Il Segretario Generale del Co.I.S.P.

Franco Maccari